La Parola della festa: “La vita che vale di più”

Parola della festaAnche Gesù aveva i suoi amici, famiglie che l’ospitavano con i suoi apostoli, che davano amicizia e conforto, quando ne aveva bisogno. E oggi sentiamo dal Vangelo che Gesù va a casa di Marta, Maria e del fratello Lazzaro, che Gesù aveva risuscitato. E come capita nelle famiglie, Marta si dà un gran da fare per preparare un buon pranzetto per Gesù e per i discepoli che sono con Lui. Maria invece, approfitta dell’occasione per mettersi ai piedi di Gesù per ascoltarlo e fargli delle domande.

Ad un certo punto Marta, forse stanca, chiede a Gesù che sua sorella Maria la aiuti nelle faccende. È qui che Gesù dice: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». La rimprovera non come un peccatore che fa del male, perché Gesù le voleva bene, ma perché desidera che diventi migliore, dando più importanza alle cose spirituali che non a quelle materiali. Gesù vuole far capire a Marta che a lui non importa tanto che la casa sia preparata a perfezione per accoglierlo; l’importante per Gesù è trovarsi in casa di amici che l’ascoltino.

Con questo rimprovero, Gesù fa capire anche a noi che quello che conta: non sono solo le cose materiali, quanto piuttosto quelle spirituali, alle quali occorre dedicare degli spazi della nostra vita; credere in ogni caso che ciò che conta è amare Dio, sentirsi amati da lui e rispondervi con l’amore della nostra vita. Ecco perché Gesù dice: «Ha scelto la parte migliore». Perché lui vuole donare agli amici cose grandi, eterne, veramente utili per la nostra vita, perché la sua missione non è quella di ricevere conforto (anche se in quel momento ne aveva bisogno), ma di poter comunicare la ricchezza d’amore che ha dentro.

Per questo Gesù loda l’atteggiamento interiore con cui Maria si mette umilmente ai suoi piedi per ricevere grazia e amore. Il Signore non ha bisogno di noi, ma siamo noi ad avere bisogno di Lui. Marta amava il Signore in un modo, Maria l’amava in un altro. L’importante è amarlo, ma amarlo senza agitazione, senza svogliatezza e sul serio, come una risposta a Colui che ci ama per primo.

Non amiamo Dio se non troviamo mai il tempo di “stare un po’ con lui”. Non si tratta di fare grosse riflessioni, ma di fermarsi in silenzio, ai piedi di Gesù, come Maria, per ascoltare il grande messaggio di salvezza e di gioia che Gesù vuole portare a ciascuno di noi. Questa vita è importante, ma l’altra, quella chi ci aspetta, vale molto di più.

don Lio de Angelis

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