Pilone di San Giovanni Battista

L’edicola di San Giovanni Battista è situata nella recinzione dello stabile numero civico 5 di Strada Gamenario, nella zona e Borgata omonima. Questa zona è ricca di storia e anticamente portava già l’odierna denominazione. Lo storico e antico palazzo esistente nella zona di Gamenario, nel tempo era stato acquisito dai nobili chieresi Tana, divenuti così Consignori di Santena. Vi era in questo castello una cappella dedicata a San Carlo Borromeo e dotata di beneficio semplice fondato dal conte Gianbattista Tana il 21 luglio 1649; beneficio trasportato alla cappella della Cascina Massetta a metà ‘700.

PILONE SAN GIOVANNI BATTISTA

I Birago di Roaschia, anch’essi Consignori di Santena dal 1664, erano diventati proprietari di parte del Gamenario. La contessa Rosa Anna Teresa Albrione, moglie del conte Giovanni Battista Filiberto Birago di Roaschia, nel 1760 aveva fatto edificare nella chiesa di Santena un altare a Santa Elisabetta e ottenuto dall’Arcivescovo il permesso di farvi dipingere le sue armi. Nel 1773, con atto rogato dal notaio Domenino Domenico il 21 Febbraio, i Rettori della Compagnia del Corpus Domini accettavano la proposta della contessa Rosa Anna Teresa di rifare a sue spese sempre nella chiesa di Santena la sacrestia, perché angusta e rovinosa, di costruire sopra di essa una camera per riporvi le suppellettili della chiesa, e di costruire un Oratorio vicino al presbiterio per assistere alla Messa e alle funzioni, non avendo essa alcun banco privato in chiesa.

Nel 1864 il palazzo di Gamenario e i beni circostanti vengono ceduti dai discendenti del marchese Cocconito alla Banca Levi e Sacerdote di Chieri e, due anni dopo, il castello con cappella e giardini annessi i cinti di mura vengono ceduti dalla banca a famiglie santenesi.

Come segno di devozione, presso l’edicola di Gamenario attualmente per desiderio degli abitanti del Borgo, la sera del giorno 24 giugno si tiene la festa della sua natività, il Parroco vi celebra Messa.

Carlo Smeriglio