Pilone di San Michele

Il pilone di San Michele arcangelo sorge ad ovest dell’abitato di Tetti Giro, in fondo a Via della Stazione, pochi metri oltre il sottopassaggio della ferrovia in una zona detta appunto regione San Michele. In quella zona vi era un tempo una cappella di proprietà della famiglia Tana, Consignori di Santena fin dal 1449 e che avevano l’usanza di costruire cappelle ai limiti delle loro proprietà terriere. Dalla visita fatta ad essa il 12 ottobre 1671 dall’arcivescovo mons. Michele Beggiamo sappiamo che era dedicata a San Michele arcangelo, aveva davanti un porticato chiuso da una cancellata di legno, all’interno aveva una icona del titolare, un quadro della Beata Vergine e uno di San Giovanni Battista.

PILONE DI SAN MICHELE

Nel luogo della chiesetta demolita, quasi a sua memoria fu poi eretto l’attuale pilone. E’ una costruzione quadrata in muratura, il lato misura 1,70 metri ed è alto 3 metri circa. Il tetto a quattro spioventi ha sulla sommità una croce in ferro. Le pareti laterali sono prive di intonaco, con nicchie lineari poco profonde. La parete frontale è invece intonacata, ha un basamento a gradini, è provvista di porta in ferro e lunetta fissa. All’interno, sulla parete di fondo, un cielo dipinto e una piccola statua di San Michele arcangelo. La statua originale è stata trafugata da ignoti e venne sostituita prima con un quadro poi con la statua attuale.

Il nome di Michele (Mi ka el = “chi come Dio?” grido di guerra in difesa dei diritti dell’Eterno) ricorre cinque volte nella Sacra Scrittura, presentato sempre come principe e capo supremo dell’esercito degli angeli, schiere che poi entreranno in lotta contro le schiere di chi voleva farsi uguale a Dio.

Restaurato alla metà del 2013 dalle sorelle Bassino in memoria di Francesco e Alberto Migliore.

Carlo Smeriglio