Il Teatro Elios nella Giornata Mondiale del Teatro
In occasione della giornata mondiale del teatro celebratasi il 27 marzo scorso, è bene accendere i riflettori sul nostro teatro cittadino, fermo per le restrizioni dovute alla pandemia da circa un anno. Il Teatro Elios di Santena.
Proprietà della parrocchia di Santena, nato negli anni ‘60, il Teatro Elios è stato a lungo adibito a cinema/teatro in concomitanza con la crescita della città, dovendo in seguito rinunciare alle proiezioni, troppo onerose, e vedendo un lento declino culminato con la devastazione subita a causa dell’alluvione del 1994. Rinasce fisicamente grazie al contributo di numerosi volontari ed è utilizzato per attività parrocchiali e comunali.
Nei primi anni 2000 un gruppo di volontari decide di provare a farlo rivivere con spettacoli in prosa, cabaret e magia che possano coinvolgere la maggior parte dei Santenesi. Con grande fatica si avviano stagioni teatrali che incominciano ad avvicinare nuovamente il pubblico e a far rivivere la storica struttura, che nel frattempo si dota di nuovi impianti tecnici, sala regia, impianto luce e audio.
L’intuizione vincente i volontari ce l’hanno nel 2015, quando i destini dell’Elios si incrociano con quelli di Alessandro Marrapodi , talentuoso artista nostrano a cui si propone l’incarico di direttore artistico. C’è, infatti, un potenziale da sfruttare al Teatro Elios e soprattutto un gruppo di volontari entusiasti ed instancabili. Con il contributo del Comune, nasce così la prima stagione, poi un’altra e un’altra ancora in un crescendo di pubblico e di critica. Calcano la scena, oltre allo stesso Marrapodi, artisti del calibro di Deborah Caprioglio, Paola Quattrini, Gianfranco Iannuzzo, Margherita Fumero e tanti altri.
Il pubblico si affeziona e cresce, capisce ed apprezza lo sforzo fatto e lo premia con un incremento di abbonamenti e presenze a tutti gli spettacoli, la qualità dei quali è tale da collocare oggi il teatro come riferimento per l’intera area del Chierese.
Prima della chiusura obbligata dalle norme anticontagio, il teatro era la casa della Scuola di teatro e di una neonata compagnia teatrale amatoriale, sempre alla ricerca di nuovi talenti, organizzava spettacoli per le suole, ospitava spettacoli fuori cartellone ed era a disposizione di chiunque lo richiedeva per iniziative private. Tutte queste attività sono solo sospese momentaneamente per le questioni sanitarie note. Quando ci saranno le condizioni, si spera molto presto, il teatro riprenderà vita perché tutti possano di nuovo assaporare quell’aria magica che solo in un teatro si respira.
“Si alzi il sipario, si accendano le luci è ora di andare in scena”. Al Teatro Elios, ovviamente.
Carlo Mosso e la Commissione Teatro