Cracovia 2016: i racconti dei “nostri” pellegrini

Il gruppo dell'Unità pastorale 57 a Cracovia, fra i giovani di Santena e di Cambiano

Il gruppo dell’Unità pastorale 57 a Cracovia, fra cui i giovani di Santena e di Cambiano

Domenica 31 luglio – L’ultima giornata dei pellegrini di Santena a Cambiano prima della grande veglia e della Messa della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia è nelle parole di Monica Tosco: «Sabato mattina abbiamo preparato i bagagli e salutato le signore che in questi giorni ci hanno ospitato. A metà mattinata ci siamo messi in cammino verso “Campus Misericordiae” per la veglia e la Messa con il Papa. Il tragitto era di 10 chilometri, ma la percorrenza è stata molto lunga a causa di alcuni disguidi dovuti alla mancanza di comunicazione tra i volontari, che chiudevano le strade senza avvertire! Per fortuna ci siamo arrangiati!».

Sabato pomeriggio i giovani sono hanno finalmente raggiunto “Campus Misericordiae”: «Siamo riusciti ad accamparci per la notte, appena in tempo per sentire le testimonianze di due giovani – prosegue Monica -: una ragazza siriana ci ha parlato della guerra che devasta il suo paese, invitandoci a pregare per i suoi amici, parenti, connazionali. Il secondo ragazzo, invece, ha raccontato della sua difficile gioventù a causa della famiglia assente nella sua vita e della dipendenza dalla droga, e di come il Signore lo ha salvato dalla “strada”. Le testimonianze dei due giovani ragazzi ci hanno commosso, portandoci un po’ più vicino alla loro realtà, di cui si sente parlare solo in televisione».

La sera di sabato la veglia con il Papa è cominciata intorno alle 19,30. Al volgere del giorno, “Campus Misericordiae” si è illuminato con le candele accese da ogni giovane. Il Santo Padre si è rivolto ai ragazzi dicendo loro che devono smettere di essere “divano dipendenti” e di mettersi le scarpe e cambiare le cose: «Papa Francesco ci ha aperto gli occhi e spronato ancora a cambiare le cose, facendoci riflettere in quante siamo dipendenti – assicura Monica – Momenti bellissimi, profondi e commoventi, con un Papa aperto ai giovani e più giovane di noi, che ci insegna a combattere attraverso la misericordia il terrorismo che oggi ci sta chiudendo e ci sta facendo vacillare nella fede!». Alla fine della veglia la serata si è conclusa con un concerto Rock.

Suor Saby CandelaEntusiasta della Gmg è suor Saby Candela delle suore di Sant’Anna, a Santena ormai da un anno: «Per me è stata un’esperienza bellissima, alla quale mi sono preparata personalmente. La Polonia è un paese accogliente, allegro e generoso. La presenza del Papa in mezzo a noi è stata toccante e le sue parole ci hanno dato begli spunti, come l’invito a non rimanere paralizzati dalla paura ma ad aprire le porte a Cristo. L’incontro con Cristo nell’Eucaristia e nel sacramento del perdono sono momenti forti che ci aiutano a relazionarci con Gesù». E poi, c’è stato l’incontro con la moltitudine dei giovani: «Persone provenienti da ogni angolo della terra! – constata con entusiasmo sr. Saby – E quante suore… Poi, abbiamo incontrato la santità di santa Sr. Faustina, di san Giovanni Paolo II, del beato Pier Giorgio Frassati e della beata Madre Teresa di Calcutta, insieme a tanti altri modelli di santità che durante la Via Crucis ci hanno fatto conoscere. Fra questi, san Massimiliano Maria Kolber e santa Teresa Benedetta della Croce, che hanno sperimentato il male nei campi di sterminio e ci ricordano come vivere fino in fondo la fede in Cristo. Questa esperienza ricca di contenuti mi è piaciuta moltissimo. Grazie a tutti i miei giovani compagni di viaggio per averla resa ancora più bella!».

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