Il mese di gennaio con la Rete di Preghiera del Papa

“Opus iustitiae pax”

“La pace è frutto della giustizia”: così potremmo liberamente tradurre il titolo, forse per alcuni un po’ misterioso, di questa nostra riflessione mensile, la prima del nuovo anno.

È una citazione del profeta Isaia e ben compendia il senso del primo gennaio che, come tutti sanno, è la giornata internazionale della pace. Così è stata voluta e chiamata dal santo papa Paolo VI, che volle che il tema della pace, così caro a tutti gli uomini di buona volontà, si affiancasse alla solennità liturgica di Maria santissima, madre di Dio.

Mai come oggi nominiamo questa parola, “pace”: breve, semplice, ma forse abusata.

Mai come oggi preghiamo per la pace perché, come insegna Papa Francesco, per molti motivi, ora la guerra mondiale c’è, in realtà, ma è “a pezzetti”; è lì dove viene guerreggiata, ma è anche lì dove, pur non essendo combattuta, è nelle sue premesse di ingiustizia, di sfruttamento, di miseria, poiché la ricchezza di alcuni poggia sulla povertà di altri. Ecco perché non c’è pace senza giustizia!

E mai come oggi, le guerre, anche se non ci toccano da vicino, dobbiamo sentirle nostre ed è profondamente sbagliato e immorale disinteressarsi, “ tanto non tocca a noi!”

La pace è certo dono di Dio e a Lui dobbiamo rivolgerci con preghiere e suppliche per chiedere questo dono supremo; ma è anche opera degli uomini, ai quali Dio stesso ne affida la realizzazione. “Beati gli operatori di pace”, dice Gesù nelle sue beatitudini, e noi ci rivolgiamo a Lui, pienezza dalla quale tutti noi abbiamo ricevuto, perché susciti uomini e donne che operino la pace, che abbiano fame e sete di una giustizia più grande di quella del puro equilibrio della paura o della logica economica.

Questi uomini e donne possono essere certamente quelle persone importanti che chiamiamo “politici”, ma non solo loro: dobbiamo essere anche noi, nell’interesse e nella fattiva solidarietà con tutti.

Maria, regina della pace, che a Fatima ci ha ammonito, all’inizio di quel secolo che vide le guerre più atroci, di ritornare al suo Figlio, interceda per noi; non ci sarà la pace senza la conversione del mondo intero a Gesù, che è il vero nome della pace.

La vogliamo invocare, soprattutto con il suo Rosario, e offrire ogni giorno noi stessi, con l’offerta della giornata che facciamo, al Cuore di Cristo, per unirci alla sua preghiera incessante per questo povero mondo.

Buon anno a tutti santenesi e non, credenti e non, uniti comunque sempre nel grande valore fraterno della Pace.

INTENZIONE DEL PAPA di Gennaio 2023
Preghiamo perché gli educatori siano
testimoni credibili, insegnando la fraternità anziché
la competizione e aiutando in particolare i
giovani più vulnerabili.

INTENZIONE DEI VESCOVI di Gennaio 2023
Preghiamo per la sicurezza nei luoghi di lavoro:
affinché non sia considerata come un costo ulteriore
da sostenere, ma come custodia della vita umana,
valore inestimabile agli occhi di Dio.

INTENZIONI PER IL CLERO di Gennaio 2023
Cuore Sacro di Gesù, anima e sostieni la paternità sacerdotale
nei confronti dei giovani, sul modello di S. Giovanni Bosco:
che i Tuoi ministri, sappiano essere segno del
Tuo volto misericordioso e paziente.