Parrocchia, chi viene e chi va…
Settembre è stato mese di novità per il clero parrocchiale. Suor Marceny Sumile Plariza, a Santena dal 2001, è stata trasferita presso la Casa Madre torinese. Nata sull’isola di Mindanao nel 1972, primogenita di quattro sorelle, dopo aver intrapreso gli studi universitari da maestra elementare incontrò una novizia delle suore di Sant’Anna amica della madre. Recatasi con lei a Manila e fatta conoscenza della Congregazione, iniziò il suo cammino di formazione. La prima professione arrivò nel 1996, anno in cui giunse in Italia, prima presso lo juniorato di Roma, poi presso la Casa Madre torinese di via della Consolata. Nel 2002 ha emesso i voti perpetui. A Santena ha da subito avuto un ruolo attivo nella parrocchia, nell’ambito del coordinamento delle catechiste e degli animatori; poi, ha svolto attività di insegnante “jolly”.
Altra novità riguarda ancora le suore di Sant’Anna: sempre in settembre, è arrivata a Santena suor Antonietta Flamini. Originaria di Alto Azio, in Abruzzo, è suora di Sant’Anna dal 1953. Fu missionaria in Brasile, negli stati di Paranà, San Paolo e Minasjirase per 15 anni, occupandosi di educazione scolastica di bambini dagli 0 ai 15 anni. Quindi venne inviata come superiora in una scuola a Terni e poi trascorse due anni in Albania, in un centro di promozione umana: «L’esperienza più bella della mia vita», commenta. Poi fu inviata superiora di comunità a Torino e dunque a Vignale (AT). «Dove Dio ci manda, dobbiamo far fruttificare i nostri talenti» – riflette suor Antonietta – «Se no, guai!». A Santena è impegnata nella scuola materna e aiuterà nel catechismo dei fanciulli.
Infine, ha preso servizio anche il nuovo seminarista, Massimiliano Canta. Originario di S. Maria Madre della Chiesa in Settimo Torinese, è stato due anni presso la parrocchia di Santa Giulia in Torino e tre anni presso le parrocchie di San Giacomo e San Grato, sempre in Torino. È nato nel 1968 e frequenta il sesto anno del Seminario Maggiore diocesano. Ha una lunga esperienza lavorativa alle spalle, con studi e specializzazioni in campo sanitario, che ha interrotto a 38 anni per intraprendere il nuovo cammino di vita.
«Capivo che avevo già fatto tanti tentativi per trovare una mia felicità – spiega –, ma tutto quello che avevo provato non era abbastanza. Il dubbio si faceva sempre più insistente: “Hai cercato di realizzarti in tante maniere, hai ottenuto tutto ciò che potevi desiderare e sognare; sei ora giunto finalmente al momento nel quale senti di rispondere ‘sì’ alla chiamata che fin da quando eri ragazzino si palesava nell’animo?”». Ed ecco il Seminario, fin qui.
E ora Santena: «Sono sicuro che con il vostro aiuto e la vostra pazienza faremo molte cose insieme. La vostra è una realtà che non conoscevo, ma sono grato al Signore per avermi dato questa possibilità di camminare con voi al termine del mio percorso – se Dio vorrà – verso il sacerdozio. Ringrazio don Nino, don Mauro, don Martino e don Lio, tutti e ciascuno di voi per avermi fatto sentire a casa già dai primi nostri incontri».
Massimiliano sarà a Santena dal venerdì pomeriggio alla domenica pomeriggio, con un’interruzione al sabato pomeriggio nell’oratorio di Villastellone, come già è stato negli anni scorsi per Giuliano Naso e don Enrico Griffa.