La Parola della festa: “Pace”

È iniziato un anno nuovo: il 2017. È nostro dovere dare uno sguardo indietro, al vecchio anno ormai passato, che ritroveremo solo più nell’altra vita, quando il Signore ci chiederà come l’abbiamo vissuto e ci giudicherà. Ormai quel che è fatto, è fatto: e non possiamo più cambiar nulla. Resta solo più il bisogno di abbandonarlo nelle mani di Dio perché usi tutta la sua misericordia per il male commesso, mentre lo ringraziamo vivamente per tutto il bene (forse molto poco), realizzato.

Poi diamo uno sguardo in avanti: è tutta una pagina bianca che abbiamo iniziato a scrivere solo da qualche ora. Nessuno di noi sa come andrà a finire. Anche nell’anno nuovo ci sarà il bene e il male, le gioie e le sofferenze ma, per nostra fortuna, Dio sarà sempre al nostro fianco. Mettiamolo allora nelle mani della Provvidenza divina, perché ci aiuti a fare meglio la sua volontà, che è il compito individuale che il Signore ci affida.

Da anni, oggi è la giornata della Pace. Mettiamoci ben in testa una cosa: il mondo è come un grande mare, e noi siamo una gocciolina. Non stiamo sempre a imprecare contro i guerrafondai, contro coloro che non vogliono la pace. Ci sarà pace nel mondo solo quando tutte le goccioline, cioè tutti noi, vivremo la pace in noi stessi, in famiglia, sul lavoro, con tutti gli altri. Quindi ciascuno di noi, cominci a “fare la pace” dove vive e lavora.

Infine, la Chiesa ci chiede di affidarci oggi alla Madre di Dio, perché ci aiuti a iniziare e proseguire questo nuovo anno con Lei, cioè lasciandoci prendere per mano da Lei, pregando e facendo quello che Gesù ci dirà. Solo così varrà la pena augurarci: “Buon Anno 2017”.

don Lio de Angelis

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