Giornata Missionaria Mondiale: testimoni e profeti

Domenica 24 ottobre 2021 ricorre la Giornata Missionaria Mondiale. Ogni anno questo appuntamento vuole alimentare la fraternità universale della Chiesa: la comunione con tutte le comunità cristiane sparse nel mondo, oltre all’impegno di solidarietà con le Chiese di più recente formazione, con quelle che vivono nei paesi più poveri e con quelle che soffrono persecuzioni. Il “mese missionario” è allora un’occasione per aiutare le nostre comunità cristiane e tutti i credenti ad assumersi la propria “missione” nella Chiesa e nel mondo.

Il tema di quest’anno completa un percorso triennale di formazione missionaria come sviluppo del Mese Missionario Straordinario voluto da Papa Francesco nel 2019. Eccone la sequenza:

  • “Battezzati e inviati”: riscoprire la vocazione missionaria che è di tutti i battezzati (2019);
  • “Tessitori di Fraternità”: vivere il progetto di Gesù come discepoli che amano come Lui ha amato (2020);
  • “Testimoni e Profeti”: annunciare il Regno di Dio, che verrà e che è già germogliato in mezzo a noi (2021).

Proprio il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale  ci esorta ad essere testimoni e profeti, con lo stesso coraggio di Pietro e Giovanni che, davanti ai capi del popolo e agli anziani, non hanno avuto paura di dire: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20).

Papa Francesco dice: “Nel contesto attuale c’è bisogno urgente di missionari di speranza che, unti dal Signore, siano capaci di ricordare profeticamente che nessuno si salva da solo”. E aggiunge: “I primi cristiani, lungi dal cedere alla tentazione di chiudersi in un’élite, furono attratti dal Signore e dalla vita nuova che Egli offriva ad andare tra le genti e testimoniare quello che avevano visto e ascoltato: il Regno di Dio è vicino. Lo fecero con la generosità, la gratitudine e la nobiltà proprie di coloro che seminano sapendo che altri mangeranno il frutto del loro impegno e del loro sacrificio. Perciò mi piace pensare che «anche i più deboli, limitati e feriti possono essere [missionari] a modo loro, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato, anche se coesiste con molte fragilità”.

(rielaborazione da “Testimoni e profeti” di don Giuseppe Pizzoli, articolo completo qui)

Quest’anno siamo chiamati dunque a guardare questo tempo che viviamo e la realtà che ci circonda con occhi di fiducia e di speranza. Il Regno di Dio non è solo una promessa per un futuro che sentiamo ancora troppo lontano. Il suo Regno è già inaugurato, è già presente: ne sappiamo leggere i segni e, da autentici missionari, lo facciamo conoscere anche agli altri perché sia una speranza rigeneratrice per tutti.

Infine, il gruppo missionario di Cambiano, Santena e Villastellone parteciperà attivamente a questa giornata: al termine delle messe di questo fine settimana, 23 e 24 ottobre, sarà presente un banchetto con dei sacchettini di lavanda confezionati interamente dai membri del gruppo. Le offerte raccolte saranno devolute all’associazione “Aiutando nel mondo onlus”, che promuove principalmente lo sviluppo della salute con lo scopo di facilitare l’accesso a diagnosi e cure mediche per pazienti più bisognosi in Kenya, a Matiri, dove si trova il Sant’Orsola Hospital.

 

Grazie per il generoso contributo che ciascuno porterà a questo progetto.

 

 

 

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