La vera civiltà

La nostra civiltà  deve riconoscere che il progresso non ha solo prodotto cose belle e utili, ma anche cose brutte e disastrose: sta diffondendo sempre maggiori insicurezze e immoralità; mentre dovrebbe  rimettersi a cercare di buona lena il “il vero progresso per l’uomo”,  e non sedersi sul ciglio della strada e lamentarsi sempre che le cose non vanno e che tocca sempre agli altri rinnovarsi.

E cercare vuol dire precisamente, dopo diversi secoli tragici e devastanti, guardare all’Unico che si è sempre presentato come la Via, la Verità e la Vita, ed è sempre stato, dalla maggioranza almeno, cacciato e deriso; a quello che nel nostro intimo, anche inconsciamente, tutti desideravamo e continuiamo a desiderare, anche se gli diamo altri nomi. Perché c’è in tutti noi questo anelito alla Giustizia, alla Verità , alla serietà della vita.

Ed è giusto ricordare  che da quando Gesù Cristo, perché è di Lui che si parla, è comparso nella nostra storia non ha cessato di inquietarci, producendo infinite reazioni che vanno dal rifiuto totale, all’accoglienza totale di Lui; da uomo mitico e da leggenda, a personaggio sicuro nel tempo e nella storia, che ha testimoniato fino al sangue il suo desiderio di aiutarci a risolvere tutti i nostri problemi. E tutto quello che ha detto per il nostro bene,  si può riassumere in una sola parola, “Amore”. E questo amore , c’è, esiste sul serio ed è incancellabile e incontestabile.

Con tutto quanto è stato detto contro di Lui e la sua stessa esistenza, non riusciremo mai a far scomparire dalla nostra storia le parole che Lui vi ha incise e che dicono che l’Amore è possibile. Basta volerlo, perché è un dono che Dio dà a chi glielo chiede!

Ciò che Lui ha detto e fatto si impone, al di là delle nostre teorie  storiche e scientifiche, per ciò che ha detto e garantisce ad ogni uomo che  sulla faccia della terra è possibile amare i nemici, far del bene a chi ci odia,benedire chi ci maledice, porgere l’altra guancia a chi ce ne ha percossa una e altre simili prescrizioni di vita che l’uomo terreno giudica completamente folli,  mentre sono modi che gente in carne ed ossa , uomini e donne, hanno messo e mettono in pratica anche oggi, 2011, per il bene e la felicità di tutti.

E questo spiega la forza e reazione rabbiosa, direi diabolica, di quelli che, non credendo all’amore,  procurano sia  la lite da marciapiede, sia  il conflitto intercontinentale. Gesù è veramente inaccettabile per una civiltà che non fa dell’amore la sua bandiera.

Purtroppo anche nei ranghi dei cristiani, c’ è una corrente che sotto sotto pensa che Gesù “ha fatto troppo e richiede troppo ai suoi discepoli”. Forse è un’opinione che non manifestiamo, ma che è nascosta in molti di noi, sotto il cumulo delle nostre pigrizie e paure del sacrificio. E se queste idee noi non le respingiamo con l’intelligenza e la volontà, se continuiamo a pensare che Gesù non può pretendere certe cose da noi, l’Amore non incomincerà mai nella storia, sia personale che sociale.

Invece questo è il momento che deve incominciare, il presente, l’oggi che stiamo vivendo, senza aspettare un altro domani, perché dall’uccidere un embrione a sterminare un popolo, il non-amore, l’egoismo sfacciato è diventato civiltà; e una civiltà che annega nella morte non ha più significato per nessuno, anche se sblaterata  ai quattro venti. È diventata una  civiltà, o meglio, inciviltà che oggi sottopone tutti, uomini, donne e bambini, ad ogni avvilimento, ingiustizia e sfruttamento indegni.

Per questo è ora che tutti, noi cristiani e tutti gli uomini di buona volontà, prendiamo più sul serio Gesù Cristo, perché anche se lo abbiamo espulso dalla nostra civiltà, per nostra fortuna, Lui non se ne è andato.

don Lio

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