Primule per la vita nascente: 33ª Giornata per la vita
Dio chiama l’uomo e la donna con il sacramento del matrimonio a fidarsi l’uno dell’altra e ad essere suoi collaboratori nella trasmissione della vita. L’avventura più straordinaria per due genitori è quella di entrare in relazione con il loro bambino considerandolo, fin dal concepimento, ciò che egli è: una persona. Quando l’aborto è compiuto con consapevole rifiuto della vita, è in assoluto la più terribile negazione dell’altro. Il più grande legame tra persone è quello tra madre e figlio, ecco perché l’aborto è il più abominevole delitto e il più grande nemico e distruttore della pace e della famiglia. Se una madre ha diritto di uccidere e far uccidere il proprio figlio che porta in grembo, l’omicidio diventa un diritto. Se sopprimiamo legalmente l’essere umano in età embrionale, rigettando tutto il contributo che esso potrà apportare allo sviluppo culturale, economico e sociale, tanto più saremo tentati di sopprimere gli anziani, i malati, i disabili. L’aborto è il cuneo che fessura ed inesorabilmente abbatte la diga di difesa della vita di ogni essere umano. L’aborto è la prima causa di morte nel mondo.
«Una nazione che uccide i propri figli è un popolo destinato a non avere futuro» (Giovanni Paolo II). Aiutiamo a difendere la vita, perché se una mamma può uccidere il proprio figlio nel grembo che dovrebbe proteggerlo, di cosa ci dovremmo ancora meravigliare? È ora che cresca una nuova cultura della vita, a partire dalla difesa della vita nascente e del suo nido naturale che è il grembo materno. Ogni bimbo che viene al mondo rinnova la vita dell’umanità intera ed è segno che Dio non si è ancora stancato dell’uomo, che ancora ha fiducia nell’uomo.
È indispensabile contribuire allo sviluppo di questa nuova cultura dando voce a chi ancora non ha voce, ai bambini nel grembo materno che sovente rischiano di non venire alla luce perché si ha paura di loro: si ha paura di non farcela ad accoglierli. Grazie a Dio, agli amici e al contributo, anche economico, di molte persone, finora i bambini aiutati dal Centro di aiuto alla vita nascente (Cav) di Santena sono 127, molti dei quali erano già stati destinati ad essere uccisi in grembo. C’è da stupirsi davanti alla meravigliosa bellezza dei bambini strappati all’aborto, sono come se Dio avesse dato loro qualcosa in più!
Se condividete il bene che il Cav cerca di compiere a favore della vita, potete fare la vostra offerta acquistando le primule per la vita nascente che saranno offerte, sabato 5 e domenica 6 febbraio, in piazza e davanti alle chiese santenesi. Grazie a tutti!
I volontari del Cav Santena