L’Arcivescovo Nosiglia a Santena: «Siate uomini e donne di speranza!»

Domenica 12 dicembre l’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia è stato a Santena, accolto dal Sindaco, onorevole Benedetto Nicotra, dal parroco don Nino Olivero e dai numerosi fedeli riuniti per la celebrazione della Messa delle 10 in chiesa parrocchiale. Un abbraccio di “bentornato” a mons. Nosiglia, che era stato a Santena, da prete novello, collaboratore parrocchiale nell’estate 1968. Con grande entusiasmo, l’Arcivescovo ha commentato il vangelo nella sua omelia (clicca qui per ascoltare l’intervento), con la quale ha conquistato l’attenzione e il cuore dei presenti, a giudicare dai commenti esternati dai fedeli al termine della celebrazione. «Come Giovanni Battista, tutti voi, adulti e ragazzi, dovete preparare la strada a Gesù che viene – ha detto, tra l’altro, mons. Nosiglia – Tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo troviamo in Gesù. In Gesù c’è la pienezza di tutto quello che desideriamo, delle nostre speranze, anche nelle prove e nelle sofferenze. Il Signore è pronto per donarci la forza e il coraggio, per vedere i segni della sua speranza e della sua gioia. Qui nasce la nostra responsabilità, per tutti: giovani, anziani, adulti, comunità cristiana tutta. Dobbiamo essere come Giovanni Battista: non avere timore a dimostrarci cristiani, discepoli del Signore, a scuola, in mezzo agli amici, in famiglia, sul lavoro. Il cristiano deve essere come Giovanni Battista: aprire la strada alle altre persone perché conoscano, incontrino Gesù. Indicare la strada perché tutti possano percorrere la via verso di lui; ma farlo non con le parole, ma con la vita, con la comunione tra noi cristiani».

In un altro passaggio della sua omelia, l’Arcivescovo si è rivolto in particolare ai giovani: «Essere cristiani non è una serie di no, cari giovani: essere cristiani è una serie di sì! Gesù ci dà la forza per realizzare tutto quello che ci sta a cuore. C’è un grande sì all’amicizia, all’amore, in Gesù! Gesù non richiede niente, vi da tutto! Ma, se siete convinti di questo, dovete dirlo, dovete portarlo agli altri, con l’amicizia ma anche con la proposta a venire, a partecipare alle iniziative della parrocchia per voi e i vostri coetanei. Portateli a incontrarlo nelle attività della parrocchia dedicate a voi. Dite: “Lì si incontra una persona unica che dà senso e speranza alla nostra vita”». Poi, mons. Nosiglia ha additato i più piccoli come esempio dell’animo con cui incontrare il Signore: «Voi bambini siete i prediletti di Gesù. Una volta ha detto agli adulti: “Se non vi farete bambini, non entrerete nel regno dei cieli”. Voi dovete essere segno, per noi adulti, del desiderio di stare con Gesù. Aiutate noi adulti ad essere più semplici, più disponibili ad accogliere il Signore… Noi adulti, noi anziani che siamo a volte tesi e preoccupati… Dateci questa gioia profonda che sapete portare con la vostra presenza, la vostra semplicità!».

In conclusione, l’Arcivescovo ha lasciato un forte richiamo alla speranza cristiana: «Dobbiamo essere uomini, donne, bambini e ragazzi di speranza. Oggi abbiamo bisogno di essere portatori di questa speranza. La speranza umana che c’è nel nostro cuore si avvera se la mettiamo insieme alla speranza che ci dona Gesù di vittoria sul male, sulla morte. Siate una comunità ricca di cose da fare ma soprattutto di amore a Cristo che si manifesta ai poveri e tra di voi come comunità: andare d’accordo, costruire insieme amicizia, dare tutti il proprio contributo di presenza, di forza, di fede, di testimonianza».

Dopo la Messa, mons. Nosiglia ha salutato i presenti e poi, sempre in chiesa parrocchiale, ha incontrato i ragazzi dei due anni di catechismo in preparazione alla Cresima (5ª elementare e 1ª media), insieme ai loro genitori. Ha raccontato la storia della sua vocazione, richiamando come il Signore propone a ciacuno una via per essergli testimone, per mostrare agli altri che è bello essere cristiani, perché egli ci vuole felici e, alla fine della vita, in paradiso con lui. Con i ragazzi ha chiacchierato, ha cantato, e infine ha risposto alle domande, in un incontro che è risultato profondo e nello stesso tempo frizzante e piacevole per tutti, adulti e ragazzi.
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Dopo pranzo, prima della ripartenza per Torino, accompagnato dal parroco, l’Arcivescovo ha visitato l’oratorio “San Luigi”, sorseggiato un caffè presso il bar del Circolo “Villa Tana” – del quale gli è stata donata la tessera di socio n. 23/2011 – e visitato la cappella dei Ss. Cosma e Damiano, constatando l’ampiezza delle strutture e le necessità di collaborazione che richiedono le molteplici attività realizzate dall’oratorio e svolte nel corso dell’anno.

[Audio: gent. concess. Filippo Tesio. Video: gent. concess. Luciano Arduini. Foto: Filippo Tesio, Aldo Viarengo. Digitalizzazione web: Daniele Cera]

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