La Parola della festa: “Sete”

Oggi, terza domenica di Quaresima, il Vangelo ci parla di una storia d’amore, la più bella, la più vera di tutte: l’amore di Dio per l’umanità, che oggi è rappresentata dalla Samaritana.

Gesù passa per la Samaria e si ferma al pozzo di Giacobbe nei pressi della città di Sicar. Si siede sul muretto del pozzo, perché è stanco di camminare, ha sete, ma è povero e non ha mezzi per attingere l’acqua. Cristo ha sete, ma la sua non è solo una sete fisica, è spirituale: ha sete di noi, che oggi siamo rappresentati dalla Samaritana. Gesù le propone un’acqua che disseta anche il cuore, la invita alla conversione che è una risposta all’Amore di Dio che si è fatto strada nel nostro spesso complicato, confuso o disordinato modo di vivere, che ci rende assetati di tutto.

All’inizio, la Samaritana non capisce. In effetti, quando si lascia andare al suo istinto, l’uomo non è più capace né di capire la parola di Dio, né di interpretare correttamente la propria sete. Il cuore ha sete, ma cerca l’acqua nei posti sbagliati, con pretese e pregiudizi. La donna intuisce qualcosa del dono di cui Cristo parla (l’acqua), ma lo interpreta secondo le sue abitudini.

L’acqua che è Cristo stesso non soltanto disseta, ma purifica e dà vita. Quest’acqua non è soltanto per noi, è per tutti. La Samaritana lo ha capito, e corre a dirlo anche agli altri suoi compaesani.

Siamo tutti noi quella Samaritana: è il cammino che dobbiamo fare. Tutto inizia dall’incontro con Gesù, per chiedergli l’acqua dello Spirito, della Grazia, del perdono, della pace e della sua gioia. E dove, se non nell’Eucaristia e nella sua Parola troveremo tutto questo? Non perdiamo più tempo. Forse, ne abbiamo già perso troppo finora… E preghiamo tanto anche per i nostri giovani, perché hanno molto bisogno di incontrarsi veramente con Gesù che li rallegri, dilati il loro cuore e faccia loro gustare la vera felicità.

Allora sapranno perché vivono e tutto il resto verrà di conseguenza. Ci crediamo o no che Gesù è la nostra acqua che ci può dissetare e dare tutto ciò di cui abbiamo veramente bisogno? La sete, la voglia di Dio… Sarebbe il più bel dono che il Signore ci può fare in questa Quaresima! Chiediamoglielo!

d. Lio de Angelis

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