Cracovia 2016: il gruppo santenese e cambianese tra memoria e festa

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I giovani con il vescovo di Sosnowiec-Auschwitz-Birkenau e le autorità

Sabato 23 luglio – Il gruppo dei giovani di Santena, di Cambiano e delle altre parrocchie dell’Unità pastorale 57 hanno vissuto oggi una giornata intensa, tra memoria e festa: prima, con la visita ai campi di concentramento nazisti di Auschwitz e di Birkenau, poi con la celebrazione della Messa e la festa organizzata dalle famiglie che li stanno ospitando nella città di Dabrowa Gornicza. Due momenti molto diversi tra di loro, ma entrambi di un’intensità speciale.

“L’orrore dei campi di sterminio ci interpella – racconta il Priore don Beppe Zorzan – Fino a che punto può arrivare il male? Dov’era l’uomo mentre i campi erano attivi? Perché, pur sapendo, non si è agito prima per fermare una tale atrocità? Sono le domande che hanno animato i ragazzi”.

Al pomeriggio è stata la volta invece della Messa di saluto da parte di tutta la diocesi di Sosnowiec-Auschwitz-Birkenau che ospita i gruppi in questi giorni di gemellaggio prima di raggiungere Cracovia. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo diocesano e l’omelia tenuta da un vescovo indiano ospite: “Ha ripreso l’apparizione di Gesù sulle rive del lago e la pesca miracolosa raccontata dal vangelo di Giovanni – spiega don Beppe – ‘Mi ami tu?’: è la domanda di Gesù ai discepoli, rivolta oggi ai giovani. Se essi si lasciano coinvolgere dall’amore di Gesù, allora sono in grado di diventare suoi amici e di cambiare questo mondo. Una predica che guarda ai giovani con grande speranza e fiducia”. Alla fine della Messa si è scatenata la festa con canti e balli: gli italiani e gli africani sono stati i protagonisti.

Alla sera, le famiglie hanno accolto gli ospiti santenesi e cambianesi con la cena preparata per loro, non sapendo che avevano già mangiato sulla piazza dopo la Messa. Così, per rispetto verso il lavoro di chi aveva cucinato… i nostri pellegrini non se la sono sentita di rifiutare la cena bis!

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